l centro storico ha, dal 1863, assunto il vecchio nome greco di Cleto. La perimetria territoriale era ed è rimasta la stessa anche dopo i lunghi secoli della sua sopravvivenza.
Infatti le due sponde del Savuto e del Torbido cosentino segnarono e segnano tuttora i suoi confini naturali. La valle che si estende dal monte Sant'Angelo al mare è ubertosa e l'ulivo è la pianta che cresce rigogliosa in tutta la valle e dà un olio che sta per diventare di origine protetta.
Moderni frantoi lavorano il prodotto che schiacciato da possenti mole, divenuto poltiglia, è adagiato nelle capaci presse; ma l'olio, ancora, non è "vergine"; è necessario che le macchine separatrici lo filtrino dall’acqua e da altre impurità; finalmente l’olio esce ed è puro e di color aureo. L’occhio alla fuoriuscita dell’olio si ricrea e tu, volendo, potresti ammirarne la bellezza e la bontà. Il prodotto è stato decantato nei secoli da poeti e scrittori che non si sono stancati mai di parlarne benemettendone in risalto la sua forza benefica e nutritiva.