i accede al centro storico mediante quattro porte: Porta Pirillo a sud, Porta Forgia ad ovest, Porta Cafarone ad est e Porta Timpone a nord-ovest Alla sera le porte venivano chiuse e sorvegliate e il paese s'isolava così dal resto del territorio. Porta Pirillo così chiamata perché la piazzetta antistante aveva ed ha la forma di una pera; Porta Forgia antistante un’altra piazzetta ove i "forgiari" lavoravano il ferro per costruire le armi; Porta Cafarone chiamata così dal nome della persona addetta alla sorveglianza della gente che ne usciva o ne rientrava; Porta Timpone perché vicino ad un dirupo dal quale era impossibile avventurarsi. Nel dodicesimo secolo con l'avvento dei Baroni Pietramala il paese cambia nome e diventa Pietramala unitamente al Feudo. Rimane col nome Pietramala anche sotto gli Svevi amministrato da Jacobus De Petramala mentre con gli Angioni il Feudo fu amministrato da Ugo De Foret, naturalmente francese.