oi passò ai Sersala e sotto gli Aragonesi pervenne a Don Francesco Murano. Infine ad amministrare il Feudo Petramala furono i Giannuzzi Savelli di Aiello Calabro che lo acquistarono dai Cjbo di Aiello per trentamila ducati e quando Napoleone nel 1798 istituì la Repubblica Partenopea, Pietramala fu uno dei principali centri della zona a dichiarare decaduto il potere dei Borboni e ad istituire una municipalità repubblicana.
Percorrendo le vie che s'inerpicano strette ma ben conservate, si arriva al castello e qui si respira davvero un'aria salubre. L'occhio guarda lontano e se è una giornata limpida e serena tu puoi vedere in lontananza le isole Eolie col suo monte Vulcano che s'erge maestoso dai mare e pare che voglia toccare il cielo. Quando si è nel castello l'occhio e colpito da due torri maestose cilindriche; la prima, destinata alla difesa, sorvegliava a sinistra, il ponte levatoio che, a comando, poteva essere sollevato o steso.